Escursione che prevedeva circa 400 metri di dislivello (alla fine ne abbiamo fatti solo 300) modificata in "corso d'opera" visto che dovevamo salire sulla Cima Roma a quota 2887 metri ma non siamo riusciti a "trovare" il sentiero, ad ogni modo essere saliti fino ai 2680 metri dell'attacco del sentiero Benini (già fatto alcuni anni fa per salire sulla Cima Falkner) è stato ugualmente interessante soprattutto per il panorama verso ovest (dal Caré Alto al Cevedale) e verso Est (qui maggiore foschia ma si vedevano tutte le cime intorno a Trento, ma soprattutto per la giornata splendida senza nuvole, particolarmente calda anche in quota.
Presenti all'escursione: Osia, Floriane, Roland, Michael, Danel, Sandro, Lorenza, Giampaolo.
Ritrovo alle 07.00 in quel di Roncone, partenza da Campo Carlo Magno alle 08.40 circa, raggiungendo comodamente grazie agli impianti i 2438 metri del rifugio Grosté. Da lì raggiungiamo il passo del Grosté a quota 2500 metri e prendiamo a destra verso la Cima Grosté, le segnalazioni sono piuttosto scarse e nulla indica la Cima Roma, ad ogni modo saliamo fino a quota 2680 metri all'attacco del Sentiero Benini, una via ferrata fatta qualche anno fa con Andrea ed Antonella, da lì il panorama verso est è incredibile (peccato per la foschia) si vede dalla Paganella alla Marzola, al Gruppo di Cima Dodici alla Vigolana, Panarotta, Fravort Gronlait ecc.... Da lì torniamo indietro visto che non c'è alcuna indicazione (nonostante una signora ci avesse fornito informazioni piuttosto dettagliate ma inesatte), probabilmente il sentiero verso i 2837 metri di cima Roma saliva dalla conca posto sotto la Cima Grosté, in sostanza la valle che sale dalla Malga Flavona, vabbré ci riproveremo in futuro. La vista verso ovest invece è strepitosa si va dal Carè Alto al Cevedale, molta meno foschia verso ovest rispetto ad est.
Scendiamo fino ai 2550 dei Grostedi dove ci fermiamo a mangiare l'ottimo Speck, Soppressa e Spressa acquistati a Pinzolo.
Decidiamo di non andare al rifugio Tuckett, e scendiamo piano piano osservando qualche marmotta fino al rifugio Graffer, dopo una buona birra scendiamo alla stazione intermedia per rientrare a Passo Campo Carlo Magno.