Cos'é il Progetto "Frost Hollow"
Inizio da subito con il dire che stiamo parlando di un progetto storico, visto che per la prima volta da quando è nata la “meteorologia moderna” sono stati monitorati contemporaneamente in un unico studio tutti i siti più freddi del Triveneto (e probabilmente d'Italia), nato dalla collaborazione tra Meteo Triveneto e prima fra tutte A.R.P.A. Veneto – Centro Valanghe di Arabba (Agenzia Regionale per la Prevenzione Protezione Ambientale del Veneto), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)-Istituto Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC), di Bologna, Osmer (Osservatorio Meteorologico Regionale del Friuli Venezia Giulia) e Umfvg (Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia).
Meteo Levico Terme partecipa al progetto con Giampaolo Rizzonelli, responsabile del progetto per Meteo Triveneto, con il monitoraggio di 3 siti freddi "levicensi": Inghiaie di Levico (m.436), Busa Verle (m.1432), Fondi di Campo Manderiolo (m.1838) quest'ultimo nel comune di Asiago a poche centinaia di metri dal confine col comune di Levico Terme. Per tutti e tre i siti c'è una sezione nel sito.
Cosa si monitora:
Si parla di “Sinkholes”, termine ai più sconosciuto fino a pochi anni fa…
Letteralmente, il termine “sinkholes” significa "buco sprofondato" e viene usato dagli studiosi per indicare una depressione chiusa, una conca del terreno. Sulla spiegazione del termine "sinkholes" c’è da dire che è un termine utilizzato in passato in letteratura ma che in realtà è una parola di natura geologica/geografica, e forse non del tutto appropriato per la meteorologia e la climatologia, meglio quindi, in italiano, utilizzare "Dolina", "Conca", "Depressione" (in inglese e in genere a livello internazionale "frost hollow").
Grazie alle analisi di alcuni appassionati e professionisti della meteorologia, si è capito che le potenzialità termiche di queste “frost hollow” in termini di picchi di freddo e le escursioni termiche collegate presentavano un potenziale straordinario: si è quindi iniziato a prendere sempre più in considerazione la possibilità di un progetto, amatoriale e professionale, che mirasse a studiare le particolarità microclimatiche di queste Conche.
Negli ultimi 2 anni di rilevazioni scientifiche e studi preliminari, nonostante inverni del tutto normali se non addirittura sopra media termica, in quelle conche/depressioni i picchi di freddo estremi non sono assolutamente mancati (oltrepassata la soglia dei -40°C).
Il successo del monitoraggio delle doline effettuato in via sperimentale l'inverno 2007/2008, ha creato i presupposti per la creazione di una nuova stanza nel forum di Meteotriveneto, gettando le basi per un monitoraggio molto più dettagliato e preciso, con tutta la strumentazione e schermatura omologata per ciascun sito di monitoraggio.
Per il monitoraggio abbiamo utilizzato 2 diversi tipi di sensori (i-button e Hobo), ed entrambi sono stati collocati all’interno di schermo solare A.R.P.A.V. uguale per tutti o in schermi solari passivi Davis, cosi da avere assoluta uniformità dei vari dati che usciranno nelle varie conche monitorate.
Grazie a tale progetto è stato stabilito il nuovo record di temperatura minima mai registrato sul suolo italiano, -48,3°C il 18/12/2010 alla Busa Fradusta a quota 2.606 mt, battendo il precedente record di -47,0°C rilevato nel dicembre del 2009 a Busa di Manna sempre sulle Pale di San Martino, qui furono rilevati -43,8°C nel gennaio del 2009, dato che aveva a sua volta battuto il record italiano “storico” di -41 gradi registrati ai 4.559mt di Capanna Regina Margherita, sul Monte Rosa nell’inverno del 1929.
Vi invito a leggere il report predisposto dal sottoscritto che spiega il fenomeno scientifico delle frost hollow ed approfondisce tutti gli aspetti del progetto doline e siti freddi a questo link:
REPORT PROGETTO DOLINE E SITI FREDDI DI METEO TRIVENETO
Vi invito altresì a visitare il sito che raccoglie tutti i dati del progetto compresi quelli delle stazioni "levicensi" con possibilità di effettuare numerose elaborazioni:
SITO DOLINE E SITI FREDDI DI METEO TRIVENETO