14 ottobre: Yellowstone
230 km percorsi tutti nel parco di Yellowstone.
Dopo la colazione visitiamo il centro (si fa per dire) di West Yellowstone, che si trova nel Montana per pochi km, purtroppo il museo è chiuso per la stagione invernale, visitiamo solamente un grande salone storico dedicato ai banchetti che una volta (fine 800) effettuavano i turisti che arrivavano a Yellowstone in treno, ci sono ancora le carrozze che portavano poi i turisti nel Parco.
Poco da dire oggi abbiamo girato in lungo e in largo nel Parco visitando moltissimi siti vulcanici,abbiamo visto Geyser di tutti i generi, piscine naturali di acqua calda solforosa, insomma un sacco di fenomeni geotermici generati dalle roventi rocce (260°C) sottostanti che scaldano l'acqua e la fanno riaffiorare in superficie in un sacco di modi differenti. Uno studio ha dimostrato che 14 km sotto Yellowstone c'è un supervulcano di 75 km per 55 km, un giorno o l'altro potrebbe eruttare.
Interessanti sono anche i contrasti di colori delle rocce e dei batteri e alghe che crescono in queste acque, i siti che oggi ho preferito sono stati il Grand Prismatic e Mammoth Spring.
Nel nostro pellegrinaggio da un Geyser all'altro, da una sorgente termale all'altra, abbiamo incontrato numerosi cervi e numerosi bisonti. Ho fatto un primo piano ad un bisonte e devo dire che non ho mai visto un animale con lo sguardo più triste dopo il sottoscritto la mattina quando esce per andare al lavoro.
Oggi a differenza di ieri ci eravamo muniti di pranzo al sacco (nel Parco c'è un solo ristorante aperto in questo periodo) ed abbiamo mangiato in auto vicino al Old Faithful prima di andare a Mammoth Springs (spettacolare, è quella con le "cascate" di calcio, magnesio e silicati alte fino a 90 metri).
Interessanti le temperature della giornata,siamo passati da -3°C della mattina a +16°C.
Rientriamo all'hotel al tramonto, con un po' di malinconia, perché ci chiediamo quando potremo rivedere questo magnifico posto.
Andiamo a cena al Bullwinkles, un locale tipico (il fatto di avere una testa d'alce imbalsamata lo rende tipico) dove mangiamo per l'ennesima volta carne, l'alternativa lasagne era troppo rischiosa. Conosciamo un tipo sulla cinquantina del sud della California, ci chiede quasi balbettando di dove siamo, ci racconta di essere stato in Austria e Svizzera, che sua moglie ama l'Italia in particolare la zona del lago di Como, ci nomina continuamente la moglie che però non c'è, stava cenando da solo, Francesca suppone che si tratti di un serial killer (scherzando) e io aggiungo, vedrai che quando usciamo con una scusa, tipo la macchina rotta, ci chiede un passaggio e poi ci sequestra, appena usciamo dal locale c'è un fuoristrada a bordo qualcuno tenta più volte di accendere il motore senza riuscirvi, un po' di suspence, ma non era lui.... eh eh.
Ad ogni modo spero di scrivere la pagina di domani del diario. 