11 ottobre: Buffalo Chicago Salt Lake City Evanston (Wyoming)
km in aereo: 2766 (756 Buffalo Chicago e 2013 Chicago Salt Lake City)
Km in auto: 170
Giornata di quelle che non si dimenticano quella di oggi, sveglia ad ore 03.00 dopo aver dormito poco più di due ore, riportiamo l'auto alla Hertz all'aeroporto di Buffalo e prendiamo il volo delle 06.00 da Buffalo a Chicago dove arriviamo dopo un'ora e mezza (in realtà sono le 06.30 per via del fuso orario guadagnato). A Chicago veniamo imbarcati regolarmente sul volo per Salt Lake City ma dopo mezz'ora di attesa ci fanno scendere e salire sull'aereo vicino, partiamo quindi con quasi un'ora di ritardo. Sul volo, come da consuetudine, due posti davanti a noi, un neonato "rompi sfere" che ha smiagolato per tre ore di fila, sgrunt.
Il volo percorre una rotta (a naso mio) da nord verso sud (non ci vuole un genio per capirlo), percorriamo gran parte del Corn Belt (campi coltivati su pianure deserte a perdita di vista) e poi presumo sopra Dakota e Nebraska zone ultra desertiche, per capirci abbiamo viaggiato per oltre 45 minuti a quasi 900 km/h su zone senza un albero degno di questo nome, brulle e selvagge, incredibile. Solo arrivando verso Salt Lake City abbiamo iniziato a vedere un po' di vegetazione. Subito veidamo il Grande Lago Salato, nel 2010 eravamo andati anche sulle sue sponde, oggi non abbiamo il tempo per farlo.
Dopo l'atterraggio e il ritiro bagagli (sempre veloce ed efficiente) ritiriamo la macchina da Hertz, il servizio è davvero efficiente (mi ripeto, ma quando ci vuole ci vuole), ricevo una mail sul cellulare che mi dice già l'auto, la targa e il posto dove prenderla, in quanto "cliente gold" (solo perché ho fatto la tessera anni fa, gratis), non devo fare code, basta salire sull'auto prescelta (anche qualsiasi altra delle presenti) e quando esci dal parcheggio in 2 minuti (anche meno) ti stampano il contratto (hanno già tutti i dati). Il ragazzo della Hertz infatti mi dice di provare una Infiniti o una Cadillac, costerebbe 50 $ in più al giorno ma per me farebbe 30 $, sono un attimo titubante, poi vedo la Chevrolet Equinox e capisco che va benissimo per me. E' fantastica, radio satellitare, navigatore never lost, sedili in pelle regolabili in tutte le posizioni, clima automatico, telecamera per la retromarcia, specchietti regolabili, computer di bordo, addirittura c'è un segnalatore di collisione, quando sei troppo vicino all'auto davanti si attiva un segnale, un altro mondo rispetto alla Jeep Patriot (davvero spartana).
Partiamo alla volta di Salt Lake City, dove eravamo già stati nel 2010, è sabato ad ora di pranzo, e c'è poca gente in giro, diversi homeless (molto giovani) e tanti mormoni, andando a vedere la "cattedrale" il loro tempio, capitiamo su una serie infinita di matrimoni, non sappiamo se si tratta di seconde, terze o quarte mogli :-), sta di fatto che c'è un sacco di gente ben vestita (probabilmente anche facoltosa) e soprattutto tante belle gnoc... ops donne come non ne vedevo da tempo.
La temperatura a Salt Lake City è piacevole, intorno ai 18°, nei giorni precedenti (escluso il Mount Washington) abbiamo sempre viaggiato tra minime di 5°C e massime di 12/13°C, si sente la differenza.
Nota "simpatica" entriamo in un negozio per acquistare dei fazzoletti, su uno scaffale mi scappa l'occhio su un medicinale, il MONISTAT, e serve per curare? I funghi vaginali... Che ridere...
Mentre siamo al ristorante vengo anche contattato dall'assicurazione italiana che avevo contattato ieri per farmi autorizzare la visita medica, mi chiedono come sto, mi richiameranno fra due giorni (ieri ero stato contattato da un medico italiano che mi aveva chiesto i sintomi e come mi stavo curando), efficienti, efficienti, quelli della viaggisicuri.
Pranziamo in una birreria in downtown di Salt Lake City e dopo un breve giro risaliamo in auto verso nord, percorriamo circa 150 km e il paesaggio verso il Wyoming si fa interessante, senti già l'aria del vecchio West, il bello è vedere delle vallate brulle intervallate da conche con dei boschetti con le latifoglie che hanno colori che vanno dal giallo al rosso.
La strada segue una ferrovia dove passano numerosi convogli "merce", riesco a contare 128 vagoni trainati da 4 locomotori, pazzesco...
Entriamo in Wyoming e questa volta ci fermiamo in un Comfort Inn alle 16.00 ad Evanston, purtroppo il mio mal di gola non è migliorato e nel frattempo è subentrato anche un forte raffreddore con una tosse da tisico, dicendomela tutta, se fossi a Levico oggi sarei rimasto nel letto, ma ho tenuto duro fin quando potevo. I colpi di tosse mi hanno provocato dei dolori interni molto forti... caz... proprio in ferie. Francesca dice che è la maledizione del Mount Washington, in effetti aver preso una valanga d'acqua a 5°C con vento a 100 km/h ed essere rimasto quasi due ore bagnato, di certo non aiuta, ma del resto una volta nella vita salgo al Mount Washington Observatory.
Evanston è una cittadina di 12.000 abitanti che non si sa bene dove siano, visto che si vedono solo 6 tra hotel e motel e qualche ristorante e pompa di benzina, siamo a 2.050 metri di altitudine, come sul Manderiolo sopra Levico.
Mi riposo per tre ore in camera (solita camera con due letti queen) e cerco di riprendere le forze.
Alle 20 andiamo a cena in una Steak House vicino all'hotel, mangiamo molto bene e dopo una settimana mi concedo del Pinot Nero della California, vengo servito da un sommelier che sembra vantare conoscenze di vino e mi spiega come il Pinot Nero sia al top tra i vini negli USA, sviolino anche io qualche conoscenza, spiegando che secondo me si tratta di un vino barricato, peccato che in inglese la barrique si chiami oak, comunque alla fine avevo ragione io, 8 mesi in barrique ungheresi o francesi.
Il cameriere che ci serve è davvero molto simpatico, parliamo un po' con lui di Evanston, dice che in inverno cade molta neve e che non c'è vegetazione a causa del forte vento, lui è nato a Las Vegas, io rimango stupito che sia venuto ad abitare qui, mi spiega che ha seguito la moglie, gli spiego che pure io (nel mio piccolo ho fatto la stessa cosa).