11/10/16 New York
Questa mattina ci alziamo alle 06.50 per guadagnare un po' di tempo, alle 09.00 siamo operativi per strada, prendiamo la metro e scendiamo fino al World Trade Center. A piedi andiamo fino a Battery Park, dove c'è una coda circa la metà di quella di ieri. In circa mezz'ora superiamo i controlli e ci imbarchiamo.
Prima tappa è la Statua della Libertà, che ammiriamo da sotto, dall'isola godiamo di una vista fantastica su Manhattan, nei giardini intorno alla statua ci sono anche delle bellissime oche.
Prendiamo poi il traghetto (sul quale mangiamo un hot dog al volo) per raggiungere Ellis Island, la visita del centro di controllo dell'immigrazione americana da fine ottocento agli anni cinquanta è sempre emozionante. Pago volentieri 7 usd per fare una ricerca nel database dover trovo il mio bisnonno Mauro Rizzonelli, arrivato qui il 30 gennaio del 1905 all'està di 27 anni. Nel database (c'è anche la scansione della lista degl immigrati presenti sulla nave) risulta che arrivava da Roncone ed aveva come destinazione Pittsburgh, risulta anche quanti soldi aveva in tasca. Era partito 9 giorni prima con la nave La Champagne da Le Havre in Francia.
La storia poi la finisco io, il mio bisnonno restò pochi anni negli USA, ebbe un figlio (Domenico) e tornò a Roncone, giusto il tempo per farsi la prima guerra mondiale ed essere "miracolato" durante una battaglia (altrimenti non sarei qui), una pallottola gli colpì l'elmetto sopra la nuca, attraversò lo zaino e gli tolse un tacco della scarpa, la coperta che aveva sopra lo zaino, quando venne aperta, era tutta forata, grazie a questo episodio affrescò un ex voto alla Madonna, ancora visibile sulla casa di Roncone.
Nella visita ad Ellis Island abbiamo ripercorso anche la storia delle popolazioni Usa da fine cinquecento a fine ottocento, molto interessante, ci voleva un po' più di tempo, abbiamo anche visto un documentario di mezz'ora. Il secondo mostrava le visite e indagini accurate che venivano effettuate agli immigrati quando sbarcavano (alcuni venivano anche rispediti a casa se avevano problemi psichici, di salute o inabili al lavoro... come adesso insomma in Italia ), il percorso sulla storica delle popolazioni Usa invece mi ha colpito nel passaggio in cui a fine ottocento veniva proibilita l'immigrazione cinese, in quanto incapaci di integrarsi secondo i valori americani (come adesso in Italia insomma ).
Ripartiamo con il traghetto dopo un'attesa di ben un'ora un quarto, c'era parecchia gente spazientita.
Arrivati a Manhattan, torniamo al World Trade Center e ritorniamo sulla 40th e poi in hotel.
Io farò una corsa fino alla 34th da B&H che purtroppo è chiuso per il ponte del Columbus Day, farò quindi un po' di acquisti per poi tornare in camera alle 19.15.
Alle 20.30 andiamo a cena sulla 50th da Toloache, un ristorante messicano, prenoto tramite Google Maps (servizio fantastico, prenoto per tre persone alle 20.30, e mi arriva automaticamente una mail di conferma), mangiamo bene (Pollo e Asado) ma i prezzi non sono proprio "popolari". Rientriamo in camera per le 22.00 mentre Francesca sparisce a fare shopping.