12 AGOSTO Saint André en Royans – Les Belles de Saint Jean en Royans
Oggi doveva essere il giorno del rientro in Italia ma causa il guasto all’auto sono ancora bloccato in Francia, la mattina colaziono da solo e questa volta è la gestrice a chiedermi se sono mattiniero, (penso che se non si sa cosa dire è meglio parlare del tempo o stare zitti). I rapporti con i gestori sono ormai tesi, il fatto che il primo giorno quando ho chiesto se potevo portare qualcuno a mangiare la sera e mi venne fatto capire che non era “cosa gradita” (quante persone vengono? Quando? Mah, visto che dormite qui si può fare….) mi aveva fatto prendere in antipatia i due, in particolare lui Luc, uno molto disponibile con gli altri ospiti ma non con il sottoscritto…. sarà perché sono italiano? Un Rital?
Pago il mio conto e me ne vado, mi viene fatto anche uno sconto del 10% su due notti, ormai indispettito correggo il mio nome sulla fattura da Jean-Paul a Giampaolo, non lascio un centesimo di mancia, e quando mi cade un euro per terra dirò alla tipa “lo recupererete a Natale” come per dire che non puliscono, tant’è che quando sposta il divano sotto c’è talmente tanta polvere che sembra che ci sia una famiglia di gatti (figura di m… per loro). Ricordo che in 4 notti non mi è mai stato rifatto il letto o pulita la camera, nemmeno svuotati i cestini, sarà pure un abitudine delle cambre d’hotes ma piace poco, anche perché con 5 sole camere quanto tempo ci perderebbero? Il posto è carino, si mangia bene ma l’accoglienza, in particolare di Luc è davvero fredda…
Ad ogni modo alle 09.00 sono in auto, e salgo a visitare il borgo di Saint André en Royans, davvero ameno, la piazza con il castello sono bellissimi.
Sceso ad Auberives accompagno Philippe ad acquistare delle ravioles a Saint Jean per poi fare un salto a Pont en Royans.
Saliamo poi tutti a Saint Jean Royans nella campagna “aux Belles”, una frazione in collina dove mio zio Roland o meglio sua moglie Claudette hanno una vecchia casa di campagna, con tanto di trattore degli anni 50, dopo l’ennesima mangiata colossale, una riposino di un’ora, passeremo il pomeriggio a giocare alla petanque per poi rimettersi nuovamente a tavola. Rientriamo alle 21.45 ad Auberives dopo essere andati a vedere la nuova casa di Caroline, 1700 metri di terreno, casa singola in collina, il prezzo non lo scrivo, ma dico solo che a Trento costerebbe almeno il triplo ed a Levico molto più del doppio.