Giorno 3: Nicosia (la Berlino di Cipro) - Famagosta - Baia di Salamina 185 km
sveglia la mattina alle 08.45 dopo aver trascorso una notte infernale con febbre e dolori ovunque, mangio una parca colazione e con spirito temerario partiamo alla volta di Nicosia. Nicosia come tutta l'isola è divisa in due da reticolati e posti di frontiera, esiste infatti una città cipriota/greca ed una città turca, c'è ben poco da vedere ed il fatto che oggi sia festa nazionale ci impedisce di percorrere molte strade.
Notare che in tutta Cipro gran parte dei souvenir, borse, abbigliamento ecc... sono made in China.
Dopo un giro rapido in auto partiamo alla volta di Famagosta dove possiamo ammirare i resti delle vestigia romane, bizantine, veneziane, ci colpisce molto la cattedrale di San Nicola ora trasformata in Moschea (è stato aggiunto un minareto), ed un fico datato 1299. Il caldo è infernale e ci compriamo entrambi un cappello.
Dopo la visita a Famagosta andiamo a visitare la baia di Salamina, con vasti reperti romani, molto ben conservati anche se si potrebbe fare molto di più per valorizzarli, misuro una temperatura all'ombra di 38°C ma stoicamente resisto al caldo ed ai dolori della febbre (dovrò pagare qualcosa che ho fatto...). Finalmente davanti alle rovine romane ci concediamo un bagno di un'ora, acqua a 29,8°C ma c'è vento fortunatamente e si sta bene.
Da notare che sulla spiaggia dove facciamo il bagno esiste divieto per cani e per Burka (o Burkini?).
Rientriamo in hotel attraversando la piana interna di Cipro. Notiamo con stupore che ovunque sono sorti villaggi con villette in vendita di nuova costruzione, la speculazione va a tutta birra.