2 ottobre (percorsi 473 km)
Da Flagstaff siamo andati verso nord attraversando un altopiano a quota 2200 dove si vedono i San Francisco Peaks situati a quota 3850 metri a 16 miglia a nord della città. Facciamo tappa a Williams sulla Route 66 dove vediamo i bellissimi locali anni 50, fantastici. In particolare in uno ci fermiamo a fare delle foto ed acquisto un cd bidone credendo che sia musica pop/rock anni 60 invece è Country.
Partenza per il Grand Canyon, all’entrata del parco ci fermiamo ad acquistare la tessera valida per un anno per tutti i parchi per 80 dollari. Saliamo al South Rim, e vediamo i vari punti panoramici, dal Mather Point in poi ad ovest.
Appena si vede per la prima volta il Grand Canyon è davvero un’emozione incredibile, le dimensioni per noi trentini non sono “raccontabili”.
Cerco di beccare un bel tramonto sul Yopi Point, ma arrivo un po’ tardi, il sole è già mezzo tramontato porca bestia. Lungo la strada vediamo con la luce un bellissimo daino con un palco enorme, in seguito al buio attraversano la strada almeno 10 daini uno in fila all’atro. Scendiamo di notte sul Desert Wiew, pensando di trovare alloggio a Cameron o a Tuba City. A Cameron c’è in realtà un solo Motel tutto pieno mentre a Tuba due Motel tutti pieni (gestiti da pellerossa) ed un ostello (non ci pensiamo nemmeno a provare), facciamo allora una tirata fino a Kayenta, dopo 60 km si passa in un posto segnato sulla cartina e scopriamo essere 4 case.
A Kayenta il primo motel Best Western, è pieno, troviamo allora alloggio all’Holiday Inn per miracolo. Anche questo è gestito da indiani (non molto cordiali devo dire) Cerchiamo di cenare ma visto che gli indiani hanno l’ora dello Utah sono le 10 ed è tutto chiuso, andiamo allora in un distributore di benzina dove compriamo dei tramezzini. Fuori dal benzinaio un indiano alcolizzato cerca di fermarci ma lo schiviamo abilmente.