Giornata all’insegna dello shopping.
Dopo la sveglia (ore 06.30 così ho potuto aggiornare il diario e godermi il Weather Channel) e la colazione in hotel, scendiamo verso sud per andare a comprare da Wallgreens dei plantari (ieri il mal di schiena, tallone ed anca mi avevano devastato), visto che non conosco le misure americane (i plantari erano da 8 a 12) fermo un uomo con un numero di piedi tipo il mio, mi spiega di avere il 10,5/11 e pertanto i plantari vanno bene, mi chiede da dove vengo, quando dico Italia si illumina, è tornato un mese fa da un tour in Europa, mi nomina Vienna, Venezia, Napoli, Milano (Milano?????) quando gli dico che abito a due ore da Venezia mi dice che è meravigliosa.
La giornata si apre come ieri all'insegna della nebbia, tant'è che la punta dei grattacieli è immersa nella nebbia, poi dopo mezzogiorno il tempo migliorerà e si vedrà anche un po' di sole.
Andiamo a vedere il Flatiron uno dei grattacieli più vecchi di New York , Flatiron vuol dire Ferro da Stiro, è alto 87 metri e venne costruito nel 1902, numerosi i film girati nell’immobile o che lo hanno immortalato.
Ci fermiamo a fare degli acquisti in alcuni negozi tipici, poi andiamo ad acquistare da Adorama una macchina fotografica (pagata la metà rispetto all’Italia) ed un obiettivo per il mio amico Sandro, Adorama come B&H è gestito da Ebrei, qui non hanno le peot (i capelli lunghi ai lati) forse non sono ultra ortodossi come quelli di B&H, il negozio che si trova sulla 18th street è come un panificio ma vende macchine fotografiche, prendi il numero, ci saranno 10 commessi al bancone che ti vendono le macchine fotografiche ed altrettanti per andare a pagare, pazzesco. La macchina fotografica che acquisto per 140 Euro, ha un kit con treppiede, scheda da 8 gb, batteria supplementare, custodia, in Italia senza il kit ed il modello precedente costa minimo 210 Euro (normalmente 282 Euro).
Ripartiamo dal negozio e ci fermiamo a mangiare da Hale & Hearty, un ottima zuppa di lenticchie con Chily e panino al tonno.
Risaliamo dopo pranzo la 6 avenue fino alla zona dell’Empire, entriamo da Macy’s il negozio più grande del mondo, 9 piani ed una larghezza penso di un km, qui riesco ad acquistare in 11 minuti tre paia di scarpe (due Timberland ed una Hillfigher) per soli 180 Euro, più un cappotto per 110 Euro (prezzo originario oltre 330 dollari ma una serie di sconti lo fanno costare come un maglione), lo stesso cappotto probabilmente in Italia costerebbe 400 Euro, ricordo che una volta ho comprato una giacca di Ralph Lauren per 70 Euro e l’ho vista alla Rinascente a Milano a 320 Euro, mi sento coglione a pensare a quanto pago le cose in Italia, ad esempio questa mattina ho acquistato 130 pastiglie di Aleve per meno di 10 Euro.
Saliamo all’ottavo piano di Macy’s dove c’è il reparto natalizio, un vero spettacolo, addobbi ed alberi di Natale ovunque, mi viene in mente il film “miracolo sulla 34à strada” ambientato proprio qui.
Intanto che aspetto Francesca (due volte per 10 minuti l’una… alla faccia della puntualità), riscopro una vecchia attività che avevo dimenticato, mettersi in un reparto “donne”, in questo caso, scarpe e vedere le gnocche che passano, è rilassante, piacevole e ti fa passare l’incazzatura del ritardo.
Usciti da Macy’s riportiamo gli acquisti in hotel dove facciamo una pausa in vista della cena.
Usciamo poi per cena e dalla 30à street ci portiamo alla 23à street sulla Fifth Avenue ed andiamo a visitare Eataly, un punto vendita di prodotti alimentari italiani di eccellenza. Si articola in un mega spazio suddiviso in tanti punti vendita diversi ma non solo vendita di prodotti ma anche ristoranti a tema. Qui ho trovato il "nostro" Ferrari, al ristorante era presente il Perlé ed il Brut (rispettivamente 20 e 15 $ al bicchiere), ed abbiamo cenato a base di Flounder (Passera di mare) accompagnata da due bicchieri di Brut Ferrari in dosi più che generose, direi sui 20 cc.
Vicino al ristorante/mega negozio Eataly c'è anche un'enoteca ben fornita e lì la Ferrari espone uno scaffale largo quasi un metro ed alto almeno tre metri.
Dopo aver fatto alcune foto al Flatiron rientriamo in camera.