10 ottobre: Grants Pass – Crater Lake – Lava Beds – Alturas km 440 (California) – km parziali USA 3180
Giornata iniziata male per il tempo e finita in maniera strepitosa.
Risveglio nel Best Western di Grants Pass sotto una pioggia battente, facciamo colazione, passiamo un attimo da Wal Mart ad acquistare degli antidolorofici per la mia anca e partiamo alla volta del Crater Lake (150 km), raggiungiamo i 2165 metri della caldera del Crater Lake, al suolo c’è ancora qualche cm di neve della recente nevicata e la nebbia è talmente fitta che riesco a malapena a vedere l’acqua del lago, che si trova a 1882 metri, quindi ben 283 metri più in basso. Il cratere si è formato da una mega eruzione vulcanica di una montagna il Mount Mazuma avvenuta circa 7700 anni fa, il lago è profondo fino a 594 metri è le dimensioni sono 9 km per 8 km, la profondità media è di 350 metri.
Il lago (ho chiesto al Ranger) non ghiaccia praticamente mai, l’ultima volta fu nel 1949, la zona è molto nevosa, sono caduti l’anno scorso oltre 15 metri di neve. Dopo aver guardato un video sul Crater Lake nel Visitor Center, ripartiamo (piuttosto avviliti) verso Klamath Falls, lungo la discesa dal Crater Lake ci fermiamo a vedere delle fumarole fossili.
Passata Klamath Falls il tempo inizia a migliorare e ci regala 2/3 ore fantastiche per visitare il parco di Lava Beds, un parco naturale di 190 km quadrati formatosi dalle eruzioni del vicino Medicine Lake Volcano, ci sono prima di tutto enormi colate di lava, coni di cenere, soffiatoi, grotte dove passava la lava, crateri ecc…, subito prima di entrare nel parco c’è una riserva naturale dove vediamo migliaia di uccelli e pure diverse antilo capre che ci pentiamo di non aver fotografato perché usciremo da un’altra uscita dal parco.
La perturbazione ci concede un break, il cielo si apre e possiamo ammirare un cielo azzurro solcato da nuvole basse e soprattutto da una lenticolare sopra un cono vulcanico, tipo quelle che si formano sul Monte Rainier o sullo Shasta (quest’ultimo un vulcano vicino alle Lava Beds che si eleva fino a quota 4317 metri. Restiamo stupiti dal tramonto, cielo azzurro, nuvole scure, arcobaleno, sole che illumina un vulcano, alberi che assumono colorazioni intense, solo questo tramonto valeva la vacanza, ho scattato foto tra le più belle che abbia mai fatto.
Scopriamo nel Visitor Center uno che anche qui gli indiani sono stati cacciati, ci sono state aspre battagli con loro e addirittura sono stati usati dei mortai per combatterli, ma la cosa più stupefacente è che in questa zona vicino al lago Tulelake c'era un centro di segregazione di giapponesi, qui erano "ospitati" circa 19.000 dei 120.000 giapponesi portati negli USA dopo l'attacco a Pearl Harbor (vedi un paio di foto).
Tramontato il sole ci avviamo verso Alturas, troviamo un nuovo posto di confine Oregon/California dove una signora piuttosto burbera ci chiede se abbiamo frutta, rispondo “we have one Banana”, Francesca scoppia a ridere, la doganiera non ride e con il dito mi fa segno di andare. Leggo su un cartello l’importo di 10.000 dollari di multa e sotto un’arancia, chissà di che diavolo hanno paura qui in California per la frutta, devo indagare.
Intanto durante il viaggio ascolto l’autoradio che non è una radio normale ma una radio satellitare la Sirius XM Satellite Radio, che trasmette oltre 120 stazioni con una ricezione perfetta in tutto il paese, ci sono molte radio a tema e zero pubblicità (ad esempio anni 40-50-60-70-80-90 per ogni decennio una stazione e musica in continuazione), pensavo di comprarne una, se il satellite si prendesse anche in Italia, ma l’abbonamento costa più di 12 $ al mese, una follia.
Il paesaggio dalle Lava Beds in poi è totalmente diverso rispetto a quello che abbiamo visto nei giorni scorsi, molti pini e ceddar (cipressi di qui) larici, e pascoli immensi con tantissimo bestiame, ci ricorda molto il Colorado.
Arriviamo verso le 19 ad Alturas e troviamo alloggio in un Best Western (non che ci fossero 100 hotel, o questo o un Super 8), andiamo poi a cena in una bettola tipica vicino all’hotel, di quelle con gli sgabelli che guardano il bancone e dietro il bancone l’apertura che da sulla cucina direttamente, dove un cuoco con il berretto da baseball (potrebbe essere tranquillamente un camionista, un agricoltore o qualunque altra persona) ci prepara un piatto a base di hamburgher con 10 kg di salsa (vedi foto) patatine fritte, pannocchia, cipolle e funghi.
La cameriera segue lo standard abituale di tutti i locali USA, appena entri bicchierone di acqua con ghiaccio, poi ci chiede se beviamo altro oltre all’acqua, poi quando si ordina la carne, chiede la cottura, poi prendendo la carne si ha diritto o a soupe o salad, per la salad poi c’è la domanda relativa al tipo di salsa (vinaigrette, blue cheese ecc…) poi domanda successiva se di contorno patatine fritte, purè o patate lesse, è così ovunque.
A metà pranzo ti chiedono se è tutto ok, se hai il bicchiere vuoto ti chiedono se vuoi ancora da bere, poi se non ordini altro, spesso non ti chiedono se vuoi dolce o caffè, ti arriva il conto, al quale devi aggiungere la mancia (tip), se paghi con la carta di credito, devi aggiungere nella casella Tip l’importo della mancia, che noi calcoliamo sempre in un 20%.
Anche in questo locale ci sono già gli addobbi per Halloween (vedi foto), così come ne è pieno Wal Mart nel quale stanno già preparando tutta la "mercanzia" per il Natale.
Fuori dal ristorante ho fotografato un distributore di benzina fuori dal quale c'è un classico super frigo, nel quale sono contenute enormi confezioni di cubetti di ghiaccio o blocchi di ghiaccio messi in vendita.
Dico solo che a cena eravamo a 1300 metri di quota, 10°C esterni e dentro c'era l'aria condizionata accesa, che (cosa sgradita sicuramente) ho fatto abbassare.